Luglio 21, 2021
È un errore ormai piuttosto diffuso ritenere che l’acronimo GPL intenda dire “Gas Propano Liquido”; in realtà è il diminutivo della formula “Gas di Petrolio Liquefatti”. Ma di cosa stiamo parlando esattamente?
Si tratta di un combustibile che deriva dalla produzione di gas naturale e dalla raffinazione del petrolio grezzo, composto principalmente da propano e butano, il cui uso è sempre più diffuso negli ultimi anni. Poiché fra le sue caratteristiche principali annovera la mancanza di odore e colore, insieme all’atossicità, per questioni di sicurezza vengono inserite sostanze odorifiche, come l’etantiolo, e coloranti proprio per rilevarne la presenza.
Attualmente, rispetto al metano, rappresenta l’unica valida alternativa per diverse ragioni:
Gli usi del GPL sono molteplici e coinvolgono più campi di applicazione: prima di tutto abbiamo l’uso domestico, per quanto riguarda la cucina e il riscaldamento. In questo caso, la possibilità di installare cisterne nei pressi delle proprie abitazioni, ha reso possibile la fornitura in zone d’Italia rurali non ancora raggiunte dall’impianto di distribuzione del centro. Inoltre, attraverso le bombole, è anche possibile trasportarlo comodamente in campeggio oppure in case vacanza.
Il suo utilizzo si estende anche a livello industriale, sfruttato essenzialmente per la climatizzazione, il condizionamento e la produzione stessa di energia. Nello specifico, viene impiegato nel riscaldamento dei forni nelle aziende ceramiche, vetraie, dei laterizi e alimentari. Nella metallurgia è presente nelle lavorazioni ossitaglio e metallizzazione.
Anche in campo agricolo rileviamo la presenza di GPL, soprattutto per quanto riguarda l’essicazione, il riscaldamento delle serre, tutto ciò che concerne l’allevamento (come la produzione casearia e il riscaldamento degli animali) oppure la lavorazione di prodotti da coltivazione per ottenere vino, aceto, tabacco e foraggi.
Come già accennato in precedenza, un ulteriore uso di questo carburante è relativo ai mezzi di trasporto. Una soluzione alternativa preferita da molti autisti, anche considerato l’evidente risparmio rispetto ai costi di benzina e diesel, che si traduce sia in termini di carburante per spostare letteralmente il mezzo, sia per quanto riguarda la manutenzione periodica dell’impianto. Ma non solo, considerando il suo impatto green sull’ambiente, con un’emissione di CO2 inferiore al 10% rispetto alle concorrenti, diventa una valida alternativa ecologica contro l’inquinamento e il surriscaldamento globale. Ciò è dovuto al fatto che nel gas è contenuto un basso contenuto di zolfo e la sua combustione è completa; queste caratteristiche fanno sì che nell’ambiente venga rilasciato un bassissimo contenuto di residui ed è per questi motivi che viene considerata un’energia pulita.
